Che cos’è la congregazione delle Piccole Sorelle dei Poveri:
La fondazione della Congregazione delle Piccole Sorelle dei Poveri è dovuta a Jeanne Jugan, che nel 1839 accolse nella sua modesta casa (Saint-Servan, Francia) la prima anziana povera.
Nel tempo, le case delle Piccole Sorelle, sono diventate sempre più «familiari», rispondendo ai legittimi desideri degli anziani, secondo la mentalità dei diversi paesi. La Congregazione, continuando nello slancio iniziale, è oggi presente in 32 paesi dei 5 continenti.
Il nostro Club, nel 1991, anno di Presidenza di Francesco Scaldaferri, ha iniziato ad interessarsi alla Casa delle Piccole Sorelle di San Pietro in Vincoli.
La Casa esiste dal 30 ottobre 1880: pertanto, da più di 120 anni continua ad accogliere Persone Anziane povere senza nessun reddito o di modeste condizioni. Attualmente sono assisti circa 60 anziani (la Casa è al completo!).
Le Piccole Sorelle, seguendo il carisma della fondatrice, pongono la loro fiducia nella paterna bontà di Dio, la cui Provvidenza passa attraverso le mani “aperte” di persone generose che contribuiscono concretamente alla missione di assistenza e ospitalità.
Coscienti della dignità di ogni essere umano, si adoperano in tutti i modi per dare agli Anziani poveri le cure e il comfort che la loro età richiede, nel rispetto della loro dignità e della loro vita sino al suo termine.
Storia della Casa di San Pietro in Vincoli
Padre Ernest Lelièvre si era recato ai piedi di Leone XIII, nella speranza che venissero approvate le Costituzioni delle Piccole Sorelle dei Poveri. Avendo riferito al Papa in che modo le Piccole Sorelle praticavano la carità verso i più poveri, Leone XIII esclamò a più riprese: «Carità eroica, veramente eroica!… Sarò pronto ad aiutarle in ogni circostanza», concludeva Leone XIII sollecitando una fondazione a Roma.
A questa fondazione erano interessate anche altre persone. Citiamo soltanto la principessa Altieri e il sig. Adolfo Silenzi. Quest’ultimo aveva conosciuto le Piccole Sorelle e visitato qualche casa, durante un viaggio in Francia, rimanendone conquistato. Al ritorno, si diede un gran da fare per trovare una casa. Di lui, le Piccole Sorelle dicevano: «Il Buon Dio aveva fatto intuire a questo benefattore lo spirito di semplicità e di povertà che aveva segnato ogni fondazione della Piccola Famiglia».
Il 30 ottobre 1880 le Piccole Sorelle potevano installarsi nell’antico Collegio Bandinelli, in Via Giulia. Era il punto di base e di partenza. Leone XIII benediceva e approvava. Malgrado i sacrifici connessi con ogni fondazione, le Piccole Sorelle erano sostenute dalle paterne benedizioni del Padre celeste.
Accolta la prima anziana, altre la raggiungono: saranno poi una quarantina. L’opera comincia ad essere conosciuta ed amata. Ma la sistemazione in Via Giulia non poteva essere definitiva. Il vecchio Collegio era scomodo per gli anziani. Padre Ernest Lelièvre si diede da fare per acquistare un terreno e realizzare il progetto di costruzione. Ma quanto laboriosa fu la realizzazione di questo progetto! Padre Lelièvre scriveva ai suoi amici: «I poveri di Roma non sono forse i successori di quelli che il diacono Lorenzo chiamava i tesori della Chiesa, quelli che Gregorio Magno amava servire con le sue mani?… Allora non periranno certo nelle nostre mani!»
Egli trova un terreno in piazza S. Pietro in Vincoli, proprietà dei Padri Maroniti. Sormontate le difficoltà e acquistato il terreno, si costruisce la casa. La corrispondenza di Padre Lelièvre si fa più insistente: ha bisogno di fondi
Il corpo principale della casa e l’ala sinistra sono finiti nel 1882. Le Piccole Sorelle e gli Anziani lasciano Via Giulia. Negli anni successivi vengono ultimati i lavori. La Cappella è consacrata dal Card. Vicario, Mons. Parocchi, il 3 maggio 1884.
L’opera si sviluppava e si organizzava a misura che il personale aumentava. A Roma come altrove, le Piccole Sorelle avevano adottato lo stesso procedimento di Jeanne Jugan. Si parte da zero, si accolgono i poveri e si va a mendicare.
Tra le fondatrici romane vi era Sr St Joseph des Sacré-Cœurs, già conosciuta a Roma come Signora Féburier. Morto il marito, era entrata tra le Piccole Sorelle. Conoscendo l’italiano, aveva cominciato a questuare nei mercati. La gente non era abituata a questa forma di carità, ma la nuova opera si guadagnava rapidamente stima e simpatia.
Giorno dopo giorno, Dio provvedeva ai bisogni dei poveri. Il libro di fondazione è ricco di aneddoti. Per esempio: «Un povero arriva, non ci sono più letti, né la biancheria necessaria. Lo si accoglie lo stesso. Prima di sera arriva un pacchetto contenente delle lenzuola. Una signora del vicinato fa portare un materasso e, fin dalla prima sera, il povero può dormire in un buon letto». E ancora: «Un giorno le Piccole Sorelle contavano e ricontavano le sedie nella speranza di arrivare al numero desiderato, ma non bastavano. Suonano alla porta… Un uomo porta un carretto pieno di sedie per i poveri».
«Se Dio riempie la casa, Dio non l’abbandonerà», diceva, Jeanne Jugan. Con la stessa fiducia, le Piccole Sorelle continuano. E la loro fiducia nella Provvidenza, come conferma S. Pio X, non sarà mai delusa: «Oh! Sì, dice, la Provvidenza… non abbiate paura… non vi mancherà mai il pane per i poveri!»
Obiettivo:
Sostenere la congregazione attraverso donazioni annuali